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Roma, luglio 2015
Abbiamo bisogno di te. Dobbiamo cambiare la legge che permette questa vera e propria tortura sui piccoli uccelli canori. I piccoli uccelli perdono la percezione del tempo, il senso dello scorrere delle stagioni. Il buio artificiale diventa la loro notte: una notte lunghissima. Il freddo di una stanza diventa il loro inverno, anche se fuori è estate. Ma perché tutto questo? Perché questa forma di violenza? Perché gli uccelli siano pronti a cantare fuori stagione. Non nelle stagioni calde e luminose come sarebbe naturale, ma in autunno e in inverno, quando la caccia è aperta e i cacciatori possono condurre fuori gli uccelli prigionieri, in modo che, con il canto, attirino altri uccelli. Tortura e inganno, dunque. I piccoli prigionieri vedono la luce, pensano sia giunta primavera e cantano. È un canto bellissimo ma venato di tristezza, perché nasconde l’involontario tradimento. Un canto che chiama a sé altri uccelli, che saranno a loro volta catturati o abbattuti. Noi ci chiediamo: che vita è, una vita di prigione e inganno? Una vita di sofferenze, priva di luce e libertà? È la vita dei richiami vivi, dei piccoli uccelli vittime di questa pratica fuori dal tempo e dalla ragione. Poche settimane fa, la Corte di Cassazione ha duramente condannato l’uso dei richiami vivi. Le parole usate dalla Corte sono forti e persino toccanti. «Nulla più dell’impossibilità al volo è incompatibile con la natura degli uccelli». Intendendo che gli uccelli devono volare, che sono nati per questo. Che tenerli chiusi in gabbie anguste è un’ingiustizia. Che la pratica dei richiami vivi non è altro che una forma di maltrattamento sugli animali. La sentenza della Cassazione, tuttavia, non basta a fermare questa legge. E allora c’è bisogno di un’azione collettiva perché si possa relegare i richiami vivi tra i brutti ricordi del passato. Per questo, la LIPU è entrata in azione. Sul sito www.lipu.it abbiamo attivato una petizione. Porteremo le firme raccolte in Parlamento, abbinate a una proposta di legge che abolisca definitivamente i richiami vivi. Dobbiamo firmare in tanti, tantissimi. E non ci fermeremo qua. Faremo altre iniziative, utilizzeremo tutti i nostri strumenti comunicativi, proveremo a convincere quanti più parlamentari a farsi partecipi di questa azione. Un programma concreto, pieno di attività che dobbiamo sostenere economicamente. Non sarà facile ma ce la metteremo tutta. E per fare questo abbiamo davvero bisogno di te, della tua firma, del tuo contributo. Sostieni la nostra campagna con una donazione, con il rinnovo o con la tua iscrizione. Non farci mancare le risorse necessarie. I richiami vivi sono una cosa atroce. Gli uccelli sono nati per volare, per essere liberi. Con te al nostro fianco, ne sono certo, riusciremo a vincere anche questa importante battaglia. Danilo Selvaggi
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